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P R G: relazione del prof Introini
P R G: relazione del prof Introini
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Turismo
Descrizione
tratto da RELAZIONE sul P.R.G.
(a cura del Prof. Introini)
Il comune di Buscate è situato nella Provincia di Milano, a Ovest del Capoluogo, confinando con il comune di Castano a ovest, con Magnago a nord, con quello di Dairago a nord-est, con quello di Arconate a est e con quello di Cuggiono a sud. Il comune di Inveruno con una punta si interseca tra Arconate e Cuggiono sino a Buscate. Il territorio comunale (Kmq 7.86) interessa la media-alta pianura padana nei pressi della sponda sinistra del Ticino, non distante dall’adiacente bacino dell’Olona. Sostanzialmente pianeggiante è attraversato in direzione est-ovest dal Canale Villoresi. Buscate è posizionato a 186 metri sul livello del mare, ed è comune aderente al Parco del Ticino. E’ situato a pochi chilometri, una quindicina, dall’aeroporto di Malpensa e a poco più di trenta da Milano. Buscate è assimilabile ai centri urbani posti lungo il Canale Villoresi (Busto Garolfo,
Parabiago, Nerviano, Arconate, Castano Primo etc.) che presentano una situazione abbastanza particolare: la morfologia del territorio si avvicina, grazie alla presenza del canale, ai territori della pianura irrigua.
L’attività agricola, pur ridotta, rimane infatti superiore alla media. In ogni caso anche questi centri hanno seguito le tappe dell’industrializzazione comune a tutto il circondario che ha visto prima iniziative tessili, poi meccaniche, ed infine abbigliamento e chimica.
Lo sviluppo urbano si è storicamente articolato attorno al nucleo centrale, ed infatti Buscate è classificabile dal punto di vista storico/urbanistico come tipologia di attraversamento. La sua posizione territoriale dal punto di vista delle relazioni di traffico (per motivi di lavoro) porta Buscate a mantenere una leggera prevalenza di relazione con il sistema milanese, pur essendo vicino al sistema urbano di Busto Arsizio e di Legnano.
In Buscate come in tutta l’area del Gallaratese, Bustese, Legnanese, è stato determinante e sconvolgente il passaggio dalla economia agraria alla economia industriale. Due fattori furono essenziali alla trasformazione paesistica, il primo la legge 07 giugno 1894 sul trasporto della energia elettrica e la servitù di elettrodotto, voluta dal Ministro delle Finanze e Consigliere Delegato della Società Edison. Conseguentemente si determinò la sovrapposizione del paesaggio degli elettrodotti al paesaggio agrario ed il paesaggio urbano degli shed.
Il secondo fattore inserito nella struttura della città fu il Canale Villoresi, opera dell’ingegner Eugenio Villoresi (1810-1879). Il Canale, ultimo o quasi tra le opere idrauliche lombarde “monumentalizzò” una fascia di pianura dal Ticino all’Adda. L’inaugurazione dell’opera avvenne nel 1880 ed il completamento definitivo fu compiuto nel 1886. Le dimensioni della realizzazione danno un’idea del ruolo paesistico, dall’Incise a Groppello d’Adda, 82 chilometri di percorso fornito di una rete di canali secondari di 115 chilometri e di 265 chilometri di canali terziari, per una totalità di 1.200 chilometri. La superficie irrigata ammonta a 85.000 ettari (Vie d’acqua in Lombardia – Sergio Stocchi – Federico Motta Editore – Milano 1991).
Buscate è collocata poco lontano dal confine Ovest dell’Ager Mediolanensis delimitato dal Ticino sino a Casorate Primo. Il perimetro dell’ambito amministrativo romano è partendo dal confine meridionale i seguenti: Casorate Primo, Binasco, Siziano, Melegnano, Cassano d’Adda, risalita dell’Adda sino ad Olginate, ridiscesa verso la Brianza, valle Olona, Val Magliasina, Monte Ceneri, Bellinzona, Ticino immissario, lago Maggiore, Ticino emissario.Buscate era direttamente estranea ai grandi percorsi consolari e provinciali ma ad esse
prossima. La via romana più vicina era la Milano-Novara che usciva da Porta Vercellina e percorreva il
seguente itinerario: Quarto Cagnino, Quinto Romano, Settimo Milanese, Cedriano, Mesero, Turbigo (o Trecate), Novara, Ivrea-Aosta, Ivrea-Torino, e quindi si raggiungevano i passi alpini rispettivamente del Piccolo e Gran San Bernardo e del Moncenisio e Monginevro.
Più spostate a nord la Midiolanum-Verbanus con la seguente percorrenza: Rho, Legnano, Castellanza, Arnate-Gallarate, Sesto, Angera, e da qui derivavano la via Lacuale Angera Locarno, la Piana di Magadino-Bellinzona, e la via Terranea Gavirate-Ponte Tresa, Piana di Magadino-Bellinzona. Dalla Mediolanum-Verbanus si staccavano due strade a Castellanza e Legnarello che procedevano lungo l’Olona sul lato destro e sinistro sino a Varese e da qui a Bellinzona, si raggiungevano poi i passi alpini del Gottardo, Lucomagno, San Bernardino.
La geometria agraria romana era organizzata nell’orientamento del cardo con direzione nord-sud e del decumano con direzione est-ovest. L’asse portante dell’insediamento è un cardo, sul quale si attestano le strade ad esso perpendicolari (cioè decumani) che daranno luogo alla forma della città. La direzione del cardo nel tratto del Comune di Buscate è definita usando la dizione del Cessato Catasto Austriaco, in assenza di toponomastica sul Catasto di Maria Teresa d’Austria, come strada comunale per Cuggiono nel tratto a sud, e strada comunale per Bienate nel tratto a nord. Con valenza extraurbana dopo l’uscita dal borgo si distaccavano sul lato sinistro e destro una successione di strade vicinali e comunali dirette a Gallarate, ove avveniva l’intersezione con la Mediolanum-Verbanus. Nella direzione di Busto Arsizio si realizzava la connessione con le citate direttrici dell’Olona e della SS.233. A sud dell’insediamento si inseriva la strada nazionale da Gallarate a Milano, divenuta provinciale alla fine del secolo. Quindi lungo la direttrice nord-sud si è sviluppato l’insediamento nella
direzione maggiore, e la conseguente forma urbana lineare. Il cardo Cuggiono-Bienate disegna la Piazza Grande dizione del Cessato Catasto Austriaco divenuta poi Piazza Vittorio Emanuele (nuovo catasto terreni del Regno d’Italia) ed oggi Piazza Francesco Baracca. La forma allungata della Piazza è tipica della tipologia di attraversamento. La successione della toponomastica del cardo all’epoca del Regno d’Italia prevedeva la seguente successione di nominazione savoiarda: Via Umberto I°, Piazza Vittorio Emanuele, Via Margherita, Via
Alessandro Manzoni. All’inizio della Piazza Grande si staccava la via del Forno, oggi Via Garibaldi, che ritornando verso la Piazza disegnava l’unico isolato compatto di forma tendente al quadrato. La via del Forno allargandosi formava la piazza triangolare di San Mauro. Il primo tratto della via del Forno con il Regno d’Italia diverrà via per Castano e manterrà la dizione originaria sino sul ritorno verso Piazza Baracca. La forma compatta dell’isolato potrebbe attribuire a tale nucleo datazione più antica.
La localizzazione della Chiesa di San Mauro potrebbe far pensare ad antichissima presenza sacra su vie e riconfermare la permanenza della sacralità del luogo. La struttura urbana di Buscate è quindi costruita su una serie di percorrenze extraurbane. Il sistema dei monumenti non ha subito variazioni o integrazioni localizzative tali da modificare la spazialità urbana.
Sono al contrario avvenute una negativa sostituzione dell’originaria Chiesa di San Mauro e la mutilazione della Chiesa di Santa Maria. Il sistema religioso è ancora quindi costituito dalla Chiesa di San Mauro, di Santa Maria e di San Pietro, dalla cappeletta del Brughè, dalla colonna della peste, e dalla colonna di San Carlo oggi collocata a ridosso del Comune.
Le tre chiese costituiscono l’aspetto monumentale più significativo sia sotto il profilo delle percorrenze sia sotto il profilo segnico. La struttura urbana è formata dall’insieme delle vie e delle piazze già ampiamente descritte. Due sono i luoghi significativi della storia, forma e morfologia di Buscate: Piazza San Mauro,Piazza Baracca, la corte De Rosales posti all’incrocio del cardo e del decumano. Le chiese di Santa Maria e San Pietro poste linearmente su una direttrice di collegamento. L’aggregazione insediativa postbellica non ha creato presenze dialettiche alla centralità ma si pone come entità da essa dipendente.
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